Siete stanch* di sentirvi dire che le donne vengono da Venere e gli uomini da Marte? Vi annoiano i continui annunci degli ultimi avanzatissimi (e assolutamente imparziali) studi neuroscientifici sulle "innate" differenze tra i sessi? Le dichiarazioni di sedicenti esperti del tipo: "gli uomini sono insensibili", "le donne non sono portate per la matematica" vi fanno ormai venire la nausea?
Ho il libro che fa per voi: "Maschi=Femmine" di Cordelia Fine, un interessante libro di psicologia contro i pregiudizi sulla differenza tra i sessi.
Ecco una descrizione del libro:
"Uomo: Marte, attivo, razionalità, matematica, aggressività. Donna: Venere, passiva, emotività, accudimento. Eccole, le differenze. Per un breve tratto della storia dell'Umanità si è creduto che uomo e donna fossero uguali. Poi si è ricominciato a parlare di differenza tra i sessi, e se un tempo questa differenza era stata addirittura misurata in libbre di cervello, ora viene descritta a colpi di neuroimmaginefunzionale. In realtà, sostiene la giovane studiosa Cordelia Fine, la scienza non è ancora riuscita a produrre prove convincenti dell'esistenza di un "cervello femminile" e di un "cervello maschile". Il cervello è un organo dotato di plasticità e adattabilità, non è immutabile: fin dall'infanzia uomini e donne vengono continuamente bombardati dagli assiomi, dai pregiudizi e dalle banalità sulle differenze tra i sessi, e questo incessante martellamento che passa per la famiglia, la scuola, l'intera società e, non ultima, la scienza e la sua vulgata giornalistica, finisce per imprimere nelle loro menti l'immagine e l'identità femminile o maschile. Uomini e donne accettano la differenza, la trasformano in un punto di forza, accentuano determinate caratteristiche del proprio sesso trascurando quelle dell'altro."
Oggi il neurosessismo (come viene chiamato dall'autrice) è più forte che mai e sembra godere di una grandissima popolarità, complice anche l'appoggio dei media. Sembrava finita l'era degli studiosi che volevano dimostrare l'inferirità femminile, ma a quanto pare le mode tornano sempre.
auditel

domenica 4 dicembre 2011
venerdì 2 dicembre 2011
"Sposati e sii sottomessa"
No, non è un passo della Bibbia, non è la dichiarazione di qualche luminare dell'Ottocento e neanche l'ultima uscita di Crosetto.
E' il titolo (che esprime perfettamente il contenuto) di un libro. Un pomeriggio in libreria mi è capitata infatti tra le mani questa opera, e con non poca difficoltà l'ho rimessa a posto, controllando il mio impulso a darle fuoco.
La dichiarazione del titolo purtroppo non è provocatoria, ma un vero e proprio consiglio.
Ecco a voi la descrizione del libro:
"L’uomo ha quello sguardo da cacciatore che potrebbe rivelarsi utilissimo se una beccaccia sfrecciasse in salotto, ma che lo rende totalmente inetto a reperire il burro nel frigo. La donna si lamenta, e vorrebbe che lui le dicesse quanto è brava, eroica e meravigliosa: lui, ammesso che sia rimasto nella stanza ad ascoltare, cercherà una soluzione rapida al problema.
Sposare un uomo, che appartiene irrimediabilmente a un’altra razza, e vivere con lui, è un’impresa. Ma è un’avventura meravigliosa. È la sfida dell’impegno, di giocarsi tutto, di accogliere e accompagnare nuove vite. Una sfida che si può affrontare solo se ognuno fa la sua parte. L’uomo deve incarnare la guida, la regola, l’autorevolezza. La donna deve uscire dalla logica dell’emancipazione e riabbracciare con gioia il ruolo dell’accoglienza e del servizio. Sta alle donne, è scritto dentro di loro, accogliere la vita, e continuare a farlo ogni giorno. Anche quando la visione della camera dei figli dopo un pomeriggio di gioco fa venire voglia di prendere a testate la loro scrivania. In questa raccolta di lettere originali ed esilaranti Costanza Miriano scrive di amore, matrimonio e famiglia in uno stile inedito: se fosse per lei produrrebbe delle encicliche, ma siccome non è il Papa mescola i padri della Chiesa e lo smalto Chanel, la teologia e Il grande Lebowski, sostenendo con ferrea convinzione la dottrina cristiana del matrimonio senza perdere d’occhio l’ultima borsa di Dior. D’altra parte, come scriveva Chesterton, «non c’è niente di più eccitante dell’ortodossia»."
La rivoluzionaria autrice suggerisce alle donne di oggi di tornare ad occuparsi della casa e dei figli e di sottomettersi al marito (che naturalmente "appartiene ad un'altra razza", ovvero è un idiota incapace di prendere il burro dal frigo), come vuole la sua naturale indole femminile (sostiene l'autrice).
Come potete notare ci troviamo di fronte all'ennesima accozzaglia di stereotipi sui sessi.
Insomma, la cara Mariano con quei diritti che le donne hanno faticosamente conquistato nel corso del tempo ci si pulisce il culo (scusate la volgarità, ma dovevo dirlo).
Quindi, donne! Lasciate il lavoro, lasciate perdere la parità tra i sessi, l'emancipazione femminile ed andate ad accogliere vostro marito all'uscio di casa, da buon angelo del focolare.
E' il titolo (che esprime perfettamente il contenuto) di un libro. Un pomeriggio in libreria mi è capitata infatti tra le mani questa opera, e con non poca difficoltà l'ho rimessa a posto, controllando il mio impulso a darle fuoco.
La dichiarazione del titolo purtroppo non è provocatoria, ma un vero e proprio consiglio.
Ecco a voi la descrizione del libro:
"L’uomo ha quello sguardo da cacciatore che potrebbe rivelarsi utilissimo se una beccaccia sfrecciasse in salotto, ma che lo rende totalmente inetto a reperire il burro nel frigo. La donna si lamenta, e vorrebbe che lui le dicesse quanto è brava, eroica e meravigliosa: lui, ammesso che sia rimasto nella stanza ad ascoltare, cercherà una soluzione rapida al problema.
Sposare un uomo, che appartiene irrimediabilmente a un’altra razza, e vivere con lui, è un’impresa. Ma è un’avventura meravigliosa. È la sfida dell’impegno, di giocarsi tutto, di accogliere e accompagnare nuove vite. Una sfida che si può affrontare solo se ognuno fa la sua parte. L’uomo deve incarnare la guida, la regola, l’autorevolezza. La donna deve uscire dalla logica dell’emancipazione e riabbracciare con gioia il ruolo dell’accoglienza e del servizio. Sta alle donne, è scritto dentro di loro, accogliere la vita, e continuare a farlo ogni giorno. Anche quando la visione della camera dei figli dopo un pomeriggio di gioco fa venire voglia di prendere a testate la loro scrivania. In questa raccolta di lettere originali ed esilaranti Costanza Miriano scrive di amore, matrimonio e famiglia in uno stile inedito: se fosse per lei produrrebbe delle encicliche, ma siccome non è il Papa mescola i padri della Chiesa e lo smalto Chanel, la teologia e Il grande Lebowski, sostenendo con ferrea convinzione la dottrina cristiana del matrimonio senza perdere d’occhio l’ultima borsa di Dior. D’altra parte, come scriveva Chesterton, «non c’è niente di più eccitante dell’ortodossia»."
La rivoluzionaria autrice suggerisce alle donne di oggi di tornare ad occuparsi della casa e dei figli e di sottomettersi al marito (che naturalmente "appartiene ad un'altra razza", ovvero è un idiota incapace di prendere il burro dal frigo), come vuole la sua naturale indole femminile (sostiene l'autrice).
Come potete notare ci troviamo di fronte all'ennesima accozzaglia di stereotipi sui sessi.
Insomma, la cara Mariano con quei diritti che le donne hanno faticosamente conquistato nel corso del tempo ci si pulisce il culo (scusate la volgarità, ma dovevo dirlo).
Quindi, donne! Lasciate il lavoro, lasciate perdere la parità tra i sessi, l'emancipazione femminile ed andate ad accogliere vostro marito all'uscio di casa, da buon angelo del focolare.
mercoledì 30 novembre 2011
Post anti-stress
Il mio blog è nato da qualche mese, ma finora ho scritto quattro cagatelle in croce.
Mi sto facendo sopraffare da questa strana ansia da prestazione. Ma dopotutto di cosa devo aver paura? E' il mio blog, mi appartiene e posso scrivere ciò che voglio. Non vedo perchè dovrei preoccuparmi di scrivere una grammatica perfetta o pretendere di creare pezzi da giornale di alta cultura, non sono nè una scrittrice nè una giornalista. Proverò a migliorare man mano il mio modo di scrivere, questo si.
E' giunto quindi il momento di provare a cambiare rotta: ho deciso che le prossime volte tenterò di "lasciarmi andare" di più , sennò finisce che il prossimo anno sono ancora qui a decidere se parlare di questo o quell'altro argomento.
Quindi preparatevi, se nel prossimo periodo troverete più scemenze che cose intelligenti, è perchè ho allentato un pò i miei freni inibitori.
Bene, dopo questo mio sclero, posso ritirarmi nelle mie stanze imbarazzandomi stupidamente per ciò che ho scritto....tanti saluti!
Mi sto facendo sopraffare da questa strana ansia da prestazione. Ma dopotutto di cosa devo aver paura? E' il mio blog, mi appartiene e posso scrivere ciò che voglio. Non vedo perchè dovrei preoccuparmi di scrivere una grammatica perfetta o pretendere di creare pezzi da giornale di alta cultura, non sono nè una scrittrice nè una giornalista. Proverò a migliorare man mano il mio modo di scrivere, questo si.
E' giunto quindi il momento di provare a cambiare rotta: ho deciso che le prossime volte tenterò di "lasciarmi andare" di più , sennò finisce che il prossimo anno sono ancora qui a decidere se parlare di questo o quell'altro argomento.
Quindi preparatevi, se nel prossimo periodo troverete più scemenze che cose intelligenti, è perchè ho allentato un pò i miei freni inibitori.
Bene, dopo questo mio sclero, posso ritirarmi nelle mie stanze imbarazzandomi stupidamente per ciò che ho scritto....tanti saluti!
sabato 5 novembre 2011
"AH, NON CI SONO PIU' I GENTILUOMINI DI UNA VOLTA..."
Questo è quello che mi tocca sentire da molte mie coetanee e non.
Ma magari fosse così. Magari i "gentiluomini" non esistessero davvero più.
Invece devo ancora udire frasi (sa da parte di donne che di uomini) del tipo "le donne non si devono toccare manco come un fiore", "trattala come fosse una rosa, non lasciarla mai sola, proteggila", oltre ad una serie di comportamenti tipici del "bon-ton" come far passare prima le "signore", spostare la seda per farla sedere, pagarle il conto e tante altre dolci qualto ridicole carinerie. Non parliamo poi dell'orribile espressione "gentil sesso". O delle false frasi elogiative (come no) del tipo "Dietro ogni grande uomo c'è sempre una grande donna". Appunto, dietro. Dietro, come sempre.
Senza contare gli sconti di prezzo e gli omaggi donna per entrare nelle discoteche...alla faccia della parità.
Guardo la data. Sabato 5 Novembre 2011.
Siamo nel 2011 e ancora oggi, dopo i movimenti femministi, le donne sono considerate esseri inetti incapaci di prendersi cura di sè stessi. Poco importa se finalmente possiamo lavorare, guadagnare uno stipendio e mantenerci da sole.
Naturalmente non sono considerate inette solo dagli altri...ma persino da sè stesse.
Molte ragazze (e donne) di oggi sperano ancora di trovare il principe azzurro...sognano di fronte alle immagini di William e Kate, di fronte a quel "gentiluomo" di vampiro che è Edward (con tutto il rispetto per Twilight) oppure sognano un matrimonio con un facoltoso milionario per vivere da mantenute.
Vogliono uomini che trattino loro "con i guanti", "come fiori", "come principesse"...
Dov'è finito il desiderio di rispetto?
Dov'è finito il sogno di essere trattate come persone e non come esseri deboli da proteggere?
"Ma come, è semplicemente gentilezza" si dice.
Ma se un uomo è gentile solo con le donne e con gli uomini no, la si può considerare una persona gentile? A me pare più una maschera, un pretesto per preservare lo status quo del "maschio" superiore alla "femmina".
Naturalmente con questo discorso non voglio dire che bisogna trattare male le donne (lo scrivo per prevenire qualche commento idiota), ma semplicemente volevo suggerire di trattare le persone con il giusto rispetto indipendentemente dal sesso di appartenenza.
Senza false gentilezze, per favore.
Ma magari fosse così. Magari i "gentiluomini" non esistessero davvero più.
Invece devo ancora udire frasi (sa da parte di donne che di uomini) del tipo "le donne non si devono toccare manco come un fiore", "trattala come fosse una rosa, non lasciarla mai sola, proteggila", oltre ad una serie di comportamenti tipici del "bon-ton" come far passare prima le "signore", spostare la seda per farla sedere, pagarle il conto e tante altre dolci qualto ridicole carinerie. Non parliamo poi dell'orribile espressione "gentil sesso". O delle false frasi elogiative (come no) del tipo "Dietro ogni grande uomo c'è sempre una grande donna". Appunto, dietro. Dietro, come sempre.
Senza contare gli sconti di prezzo e gli omaggi donna per entrare nelle discoteche...alla faccia della parità.
Guardo la data. Sabato 5 Novembre 2011.
Siamo nel 2011 e ancora oggi, dopo i movimenti femministi, le donne sono considerate esseri inetti incapaci di prendersi cura di sè stessi. Poco importa se finalmente possiamo lavorare, guadagnare uno stipendio e mantenerci da sole.
Naturalmente non sono considerate inette solo dagli altri...ma persino da sè stesse.
Molte ragazze (e donne) di oggi sperano ancora di trovare il principe azzurro...sognano di fronte alle immagini di William e Kate, di fronte a quel "gentiluomo" di vampiro che è Edward (con tutto il rispetto per Twilight) oppure sognano un matrimonio con un facoltoso milionario per vivere da mantenute.
Vogliono uomini che trattino loro "con i guanti", "come fiori", "come principesse"...
Dov'è finito il desiderio di rispetto?
Dov'è finito il sogno di essere trattate come persone e non come esseri deboli da proteggere?
"Ma come, è semplicemente gentilezza" si dice.
Ma se un uomo è gentile solo con le donne e con gli uomini no, la si può considerare una persona gentile? A me pare più una maschera, un pretesto per preservare lo status quo del "maschio" superiore alla "femmina".
Naturalmente con questo discorso non voglio dire che bisogna trattare male le donne (lo scrivo per prevenire qualche commento idiota), ma semplicemente volevo suggerire di trattare le persone con il giusto rispetto indipendentemente dal sesso di appartenenza.
Senza false gentilezze, per favore.
domenica 30 ottobre 2011
Il narcisismo del potere
Articolo pubblicato il 26 Ottobre su "La Repubblica".
Berlusconi, gli scandali, l'estero, la televisione.
"Il narcisismo del potere (e della tv)" di Eric Gandini.
http://www.repubblica.it/politica/2011/10/26/news/una_nazione_con_un_disturbo_della_personalit-23911286/
Berlusconi, gli scandali, l'estero, la televisione.
"Il narcisismo del potere (e della tv)" di Eric Gandini.
http://www.repubblica.it/politica/2011/10/26/news/una_nazione_con_un_disturbo_della_personalit-23911286/
giovedì 22 settembre 2011
IL PRIMO POST NON SI SCORDA MAI
Il mio primo post lo voglio dedicare alla visione del video "il corpo delle donne" di Lorella Zanardo, la quale ha contribuito a farmi crescere e a farmi sviluppare quel senso di indignazione che porta ad aver voglia di cambiare il mondo in cui si vive.
Il video-documentario denuncia l'oggettivazione del corpo della donna da parte dei mezzi di informazione televisivi italiani. E' un viaggio nel panorama mediatico italiano che tende sempre di più a mercificare l'immagine femminile al solo scopo di lucro, una sequenza di spezzoni estrapolati da programmi tv che lascia senza parole.
Buona visione!
Il video-documentario denuncia l'oggettivazione del corpo della donna da parte dei mezzi di informazione televisivi italiani. E' un viaggio nel panorama mediatico italiano che tende sempre di più a mercificare l'immagine femminile al solo scopo di lucro, una sequenza di spezzoni estrapolati da programmi tv che lascia senza parole.
Buona visione!
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