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venerdì 2 dicembre 2011

"Sposati e sii sottomessa"

No, non è un passo della Bibbia, non è la dichiarazione di qualche luminare dell'Ottocento e neanche l'ultima uscita di Crosetto.
E' il titolo (che esprime perfettamente il contenuto) di un libro. Un pomeriggio in libreria mi è capitata infatti tra le mani questa opera, e con non poca difficoltà l'ho rimessa a posto, controllando il mio impulso a darle fuoco.
La dichiarazione del titolo purtroppo non è provocatoria, ma un vero e proprio consiglio.

Ecco a voi la descrizione del libro:

"L’uomo ha quello sguardo da cacciatore che potrebbe rivelarsi utilissimo se una beccaccia sfrecciasse in salotto, ma che lo rende totalmente inetto a reperire il burro nel frigo. La donna si lamenta, e vorrebbe che lui le dicesse quanto è brava, eroica e meravigliosa: lui, ammesso che sia rimasto nella stanza ad ascoltare, cercherà una soluzione rapida al problema.
Sposare un uomo, che appartiene irrimediabilmente a un’altra razza, e vivere con lui, è un’impresa. Ma è un’avventura meravigliosa. È la sfida dell’impegno, di giocarsi tutto, di accogliere e accompagnare nuove vite. Una sfida che si può affrontare solo se ognuno fa la sua parte. L’uomo deve incarnare la guida, la regola, l’autorevolezza. La donna deve uscire dalla logica dell’emancipazione e riabbracciare con gioia il ruolo dell’accoglienza e del servizio. Sta alle donne, è scritto dentro di loro, accogliere la vita, e continuare a farlo ogni giorno. Anche quando la visione della camera dei figli dopo un pomeriggio di gioco fa venire voglia di prendere a testate la loro scrivania. In questa raccolta di lettere originali ed esilaranti Costanza Miriano scrive di amore, matrimonio e famiglia in uno stile inedito: se fosse per lei produrrebbe delle encicliche, ma siccome non è il Papa mescola i padri della Chiesa e lo smalto Chanel, la teologia e Il grande Lebowski, sostenendo con ferrea convinzione la dottrina cristiana del matrimonio senza perdere d’occhio l’ultima borsa di Dior. D’altra parte, come scriveva Chesterton, «non c’è niente di più eccitante dell’ortodossia»."


 La rivoluzionaria autrice suggerisce alle donne di oggi di tornare ad occuparsi della casa e dei figli e di sottomettersi al marito (che naturalmente "appartiene ad un'altra razza", ovvero è un idiota incapace di prendere il burro dal frigo), come vuole la sua naturale indole femminile (sostiene l'autrice).
Come potete notare ci troviamo di fronte all'ennesima accozzaglia di stereotipi sui sessi.
Insomma, la cara Mariano con quei diritti che le donne hanno faticosamente conquistato nel corso del tempo ci si pulisce il culo (scusate la volgarità, ma dovevo dirlo).
Quindi, donne! Lasciate il lavoro, lasciate perdere la parità tra i sessi, l'emancipazione femminile ed andate ad accogliere vostro marito all'uscio di casa, da buon angelo del focolare.

1 commento:

  1. il bello è che la Miriano è pure giornalista quindi dell'emancipazione economica non ci pensa neanche a farne a meno, è la prima a non seguire ciò che predica per le altre.
    io per un po' ho cercato di lasciare commenti critici sul suo blog però mi hanno bannato perchè non condividevano le mie idee sulla legalizzazione dell'aborto..vabbè,pazienza.
    comunque da cinefilo fammi dire una cosa che ho subito pensato leggendo la quarta di copertina: che la Miriano lasci stare Il grande Lebowsky che tra l'altro è un ex figlio dei fiori (protagonista del bellissimo film dei fratelli Coen) e non credo avrebbe molto gradito la sua visione del mondo

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